Tutta l’estate sognando l’amore. Lo promette Canale5 che dal primo giugno ogni mercoledì in prima serata, sfida la stagione notoriamente dedicata alla repliche televisive rianimando gli asfittici palinsesti estivi con una fiction nuova di zecca, in dodici puntate, con un cast stellare. Matrimoni e altre follie, un’opera pop colorata e vivace, prodotta da Aurora Tv di Giannandrea Pecorelli e RTI, diretta da Laura Muscardin, che riunisce sullo schermo una vera ma da anni ex coppia nella vita: Nancy Brilli e Massimo Ghini. Sono loro il traino carismatico di questa commedia romantica e folle che li vede alle prese con le beghe quotidiane del vivere insieme e col vicinato, tutti impegnati nella ricerca della felicità.

Lei, al terzo matrimonio, con tre figlie adolescenti avute dai precedenti consorti (Massimo Ciavarro e Michele La Ginestra). Lui (che Ghini definisce “un adorabile coglione”), un ex tennista fallito che dirige un centro sportivo, tutto d’un pezzo ma totalmente succubo di lei, per il quale “la vita è sempre un torneo”. Le loro storie s’intrecceranno con quelle degli altri nuclei familiari che condividono lo stesso nuovo condominio alle porte (si fa per dire) della capitale.

Capisaldi della palazzina i bacchettoni coniugi Guerra (Debora Villa e Simone Colombari) sposati da vent’anni, che fanno da contraltare al triangolo amoroso tra la romantica sognatrice (Chiara Francini) innamorata del manager gay (Simone Montedoro) che si consola col rampante cuoco televisivo che appare nudo tra i fornelli (Giulio Berruti). I nove sceneggiatori hanno cucito tante storie contemporanee a misura di ogni personaggio del nutrito cast, tra cui Francesca Reggiani, Giovanni Esposito, Martina Stella, Natasha Stefanenko, Gianluca Guidi, Barbara Livi e pure Adriano Panatta nel ruolo di se stesso, affiancati da uno sciame di giovani promesse, che s’innamorano guardandosi negli occhi, parlandosi, lontano da facebook.

Dopo la commedia cinematografica dei Vanzina, arriva anche dal piccolo schermo una boccata d’aria leggera e divertente sulle moderne famiglie “riaggregate”, con una serie di relazioni declinate in vari modi. Perché, come sostiene la Brilli “I matrimoni oggi sono fatti da quelli che si vogliono bene, l’affetto si prende dove c’è. E poi, in questa Italia sgangherata, un sorriso ci salverà”.