La figlia dell’avvocato Massaro racconta le grandi cause legate al cinema italiano

Francesca Romana Massaro ha trovato un modo particolare per parlare di molti grandi film che hanno fatto la storia del cinema Italiano. Lo ha fatto raccontando i processi che li hanno interessati nel suo libro appena uscito Il Cinema come nessuno ve l’ha mai raccontato. Storie di grandi film. Di grandi personaggi. Di grandi censure. Per capire come le sia nata una simile idea bisogna sapere che Francesca Romana è la figlia di Gianni Massaro, noto nell’ambiente di celluloide come “l’Avvocato del cinema” per aver trattato per anni i processi legati alla censura e ai diritti d’autore dei film.

Una lettura insolita della settima arte, dunque, nata dalla voglia di dar voce al lavoro del padre scomparso lo scorso anno. «Ne parlavamo da tempo – racconta l’autrice -, lui scrisse un libro sulla censura cinematografica negli anni ’70 ma poi seguì molti altri processi interessanti. Io nel frattempo ero diventata giornalista e pensammo di realizzare un volume a quattro mani. Quando le sue condizioni di salute precipitarono, gli promisi che l’avrei fatto io. E così e stato… I ricordi delle battaglie legali di mio padre ho cercato di metterli quasi tutti: dalle storie più complesse svoltesi nelle aule giudiziarie, a quelle più assurde, risolte con fantasia estrema… come il processo che fece discutere in un ristorante!».

Tanti aneddoti e dietro le quinte di film come Il Decameron, Arancia Meccanica, Ultimo tango a Parigi, I racconti di Canterbury, La proprietà non è più un furto, La grande abbuffata, Life size – Grandeur nature, Il portiere di notte, Emmanuelle, Permette signora che ami vostra figlia? E ancora, Il Giustiziere della notte, Lenny, L’anatra all’arancia, Un genio, due compari e un pollo, Il Male di Andy Warhol, Il Pap’occhio, Amici miei atto II, E la nave va…, C’era una volta in America, Malizia 2000, attraverso i ricordi di Barbara Bouchet e Lando Buzzanca, Enrico Vanzina e Yvon Thiec, Luciana Della Fornace e Peter Berling, Franca Bettoja e Ricky Tognazzi, Ferruccio Castronuovo e Daniele Costantini, Ina Massaro, Antonio Marini e Luciano Martino.

Più di trenta capitoli, anni di ricerche, lettura approfondita delle carte processuali attraverso le quali è stata ricostruita la storia di ogni singola pellicola: dal concepimento alla nascita, sino alla proiezione in sala. Senza trascurare le “manie” degli attori, il loro rapporto con l’“Avvocato”, al quale Francesca Romana dedica il libro.