Uno scherzo finito in tragedia e un triangolo amoroso sono lo spunto per il film Notte di quiete che Daniele Malavolta si appresta a girare nell’hinterland romano, con budget ristrettissimo, due sole settimane di riprese, senza effetti speciali. Il vincitore del Premio Solinas 2000 per la sceneggiatura, affiancato dagli attori Piero Nicosia, Claudia Fratarcangeli, Maria Celeste Sellitto, Davide Paganini, Barbara Alesse, Tiziano Mariani, Maria Tona,  per il suo secondo lungometraggio torna al Thriller, un genere tanto in voga negli anni Settanta e poi finito in disparte per far spazio alla più commerciale commedia, scelta non sempre felice, che il più delle volte lascia con l’amaro in bocca.

Finanziato dall’Imaie (ente mutualistico che tutela i diritti di immagine degli attori), promosso dall’associazione culturale Kairos e prodotto da Alberto De Venezia per Ipnotica con la collaborazione della cooperativa Tam Tam di Giulio Gargia, il film ruota intorno a un condannato per l’omicidio della moglie, che evade, ruba un’ automobile, finisce fuori strada e si nasconde in una casa disabitata. Proprio in quella casa, ignare della presenza del pericoloso intruso, due giovani donne tradite dallo stesso uomo, per vendicarsi inscenano uno scherzo ai suoi danni per spaventarlo a morte, riprendere la scena coi telefonini e postarla su Internet. Ma lo scherzo rasenterà la tragedia.

“Realizzare un film di genere in un paese dove dominano le commedie, i film drammatici e quelli d’autore si può già considerare un’operazione originale – sottolinea Malavolta -. Ci lavoriamo da oltre un anno con tanta inventiva e la buona volontà di tutti. E’ un prodotto di nicchia, valido per la piattaforma digitale, che probabilmente può vendere all’estero ancora meglio che in Italia. Speriamo che susciti l’interesse di Festival come il Courmayeur Noir che potrebbe dargli risonanza”.

La produttrice associata Valeria Nardilli sottolinea l’importanza delle persone che supportano le realtà indipendenti: “Un sottobosco, che tanto sottobosco non è più, con  idee decisamente più valide di quelle alla base di ciò che vediamo in sala. Purtroppo attraverso le piattaforme web si è esagerato nel divulgare prodotti che non valgono granché, sono comunque valide per chi non ha disponibilità di mezzi economici per realizzare buoni progetti. Con Ipnotica e Alberto De Venezia abbiamo aiutato queste realtà combattendo ogni giorno in un mare infestato di squali. Stiamo facendo un piccolo miracolo produttivo, ci auguriamo di trovare poi una distribuzione che permetta di dargli luce”.