Su RaiUno secondo appuntamento con la commedia di Eduardo De Filippo

«Ha da passa’ ‘a nuttata». È la fatidica battuta della Napoli Milionaria! di Eduardo che approda su RaiUno mercoledì 4 maggio in prima serata, come regalo per i 60 anni di Massimo Ranieri che ha voluto a tutti i costi portare De Filippo in televisione, in versione “italianizzata” per catturare anche il grande pubblico del piccolo schermo. E il successo di Filumena Marturano (5 milioni 714 mila spettatori con picchi oltre i 6 milioni e mezzo) sembra avergli dato ragione. Questo secondo appuntamento con la “Tv che si fa teatro” ha per protagonisti Barbara De Rossi (Amalia Jovine), Enzo Decaro (Errico Settebellizze) e Massimo Ranieri (Gennaro Jovine), che cura anche la regia teatrale e l’adattamento in italiano del testo insieme a Gualtiero Peirce, con la colonna sonora del premio Oscar Ennio Morricone, che ha sapientemente pescato a man bassa nella musica popolaresca partenopea e americana, e con l’impeccabile regia televisiva di Franza Di Rosa, che ha “tradotto in immagini quello che Massimo voleva raccontare”.

Una storia “sociale”, ambientata negli anni ’40 nei vicoli napoletani, a fine guerra dove Gennaro Jovine vive miseramente con la famiglia in un fatiscente “basso” napoletano. Per sopravvivere, moglie e figli si dedicano al mercato nero, e lui fa il “morto” per depistare la polizia. Sfuggito alla prigionia, tornato a casa, trova che la moglie ha fatto fortuna come “strozzina” e se la intende col socio Settebellizze, il figlio ruba, la figlia è incinta di un soldato americano. All’integerrimo Gennaro non resta che tentare di rimettere insieme i cocci sospirando «Ha da passa’ a nuttata». I nuovi protagonisti strizzano l’occhio agli storici compagni di scena dell’impareggiabile Eduardo, lasciando forse un po’ delusi i non più giovani spettatori.

Ma il teatro ben fatto per la televisione è merce talmente ambita e rara che si apprezza comunque con gusto la commedia, costata tanta fatica soprattutto a una non napoletana come Barbara De Rossi. «È quasi un miracolo programmare in Rai una cosa bella e di qualità degna del servizio pubblico – commenta il direttore di RaiUno Mauro Mazza -, è un bel regalo per noi e per il nostro pubblico. Ranieri lo ha sognato, proposto, costruito e realizzato, italianizzandolo nel testo ma non troppo. Il centro di produzione di Napoli ha dato ancora maggior prova di professionalità e passione. È una scommessa che dopo il successo di Filumena Marturano sembra un po’ meno pazza».

«Ho amato il personaggio di Gennaro Jovine come si ama un padre – spiega Ranieri -. E mi ricorda mio padre per pulizia morale, sentimentale e intellettuale. L’ho ascoltato a fondo. E da lui mi sono lasciato guidare per  scegliere la strada giusta. Da regista e da attore ho cercato di  mettermi addosso tutto il suo dolore e tutta la sua fede. E anche la sua dolcezza, modernissima. Ho indossato il suo tormento come un cappotto umido, che ti dà brividi e calore. E ho cercato di  condividere la forza di questo piccolo, gigantesco eroe con tutti gli  altri attori. E – naturalmente – con tutti gli altri personaggi. Il privilegio di fare Napoli Milionaria! mi ha imposto di far suonare al meglio l’orchestrazione perfetta che Eduardo ha dato ai suoi personaggi, intorno all’attualità eterna del suo protagonista – continua Ranieri -.Ho caricato il più possibile di teatro ciascun membro di questa famiglia dilaniata, alzando la temperatura delle figure di contorno, perché ognuna è un imperdibile contrappunto. E infine ho voluto riempire di gente il vicolo intorno a quella casa. Per non chiudere mai dentro il confine di un teatro ‘da camera’ la stupefacente, eterna forza popolare di questo testo”.

Ranieri la considera “Il capolavoro” di Eduardo, un’opera terribilmente attuale. «Trasmettere oggi questa Napoli milionaria cosi difficile in tempo di crisi così forte, di diffusa e radicata disperazione, offre un messaggio di grande realismo – sottolinea Decaro -. Eduardo vince la sua guerra di famiglia, per noi è una staffetta dei nostri valori da passare ai giovani, ascoltando quello che i giovani sapranno esprimere. Un sistema è finito, bisogna fare spazio alla cooperazione, all’unificazione della prossima generazione che saprà aiutarci a ritrovare i valori perduti». A fine agosto cominceranno le prove del terzo capitolo, Sabato, domenica e lunedì, con lo stesso cast. In seguito, in programma c’è anche Questi fantasmi.

Ranieri, che non disdegnerebbe una co-conduzione con Morandi del prossimo festival di Sanremo, si prepara a debuttare nella regia teatrale, con Zio Vania di Checov, poi con le Tre Sorelle e Il giardino dei ciliegi.