Molte delle più incredibili storie d’amore sono iniziate in maniere improbabili o impossibili. Ce lo ricorda Marry Me-Sposami,  la delicata, divertente commedia romantica diretta da Kat Coiro, prodotta e interpretata da Jennifer Lopez con Owen Wilson e Maluma, nei cinema con Universal.
Una sorta di favola classica, rassicurante, arricchita da elementi di modernità, come i social media, i guasti creati dalla celebrità. Un film fresco, semplice, un mix moderno fra Vacanze Romane e Notting Hill, per un pubblico contemporaneo intristito dal Covid e bisognoso di evasione. Una storia folle ma che invita alla speranza, a rispolverare i vecchi sani valori familiari, non lesinando qualche risata, e tanta musica, sottolineando che l’amore è il motore dell’universo. E che non è mai troppo tardi.

La storia ruota intorno a un’ improbabile matrimonio tra due sconosciuti alla ricerca di qualcosa di vero in un mondo dove il valore di ciascuno è dettato dalla quantità di “mi piace” e numero di follower. Impreziosita da brani inediti di J.Lo eseguiti in coppia con Maluma, star della musica latina. L’ attrice portoricana si cala perfettamente negli sgargianti panni della cantante Kat Valdez, Wilson invece è Charlie Gilbert, un anonimo insegnante di matematica.
Scoperto il tradimento del compagno (Maluma)a pochi minuti dal fatidico sì, che le due superstar stanno per pronunciare durante un concerto di fronte a migliaia di fan, Kate (Lopez)trascina sul palco uno spettatore pescato a caso tra il pubblico (Wison) convolando con lui a immediate e valide nozze. Ciò che inizia da una reazione impulsiva si trasforma in una storia inaspettata, mentre alcuni cospirano affinché i due si separino. Ma due persone provenienti da universi così diversi possono appianare le differenze e crearsi un posto unico nel mondo al quale appartenere?

Anche nella vita vera Jennifer ama stare in casa, in tuta, sdraiata sul divano a mangiare popcorn davanti alla tv. Questo film farà scoprire l’essere umano oltre l’immagine pubblica. “Conosco perfettamente questa vita – spiega Lopez -. Il film riesce a squarciare il velo su cosa significhi essere una celebrità. E’ innegabile che ci siano delle difficoltà che in pochi possono dire di aver vissuto. Vi garantisco che ci si può sentire enormemente soli”. La chiave per sopravvivere secondo l’attrice è di rimanere concentrati su chi si è veramente piuttosto che cedere alla immagine pubblica. “Ricordare da dove vengo mi permette di non perdere mai la lucidità. Non mi sento diversa da allora, sono sempre la stessa persona, ma ho vissuto un percorso che mi ha permesso di crescere e ampliare il mio sguardo. Senza mai perdere la mia umanità”. Il ruolo di Kat le ha permesso di esplorare ed esprimere le proprie idee, tanto sul grande schermo che a livello intimo. “Mi sono continuamente messa in discussione -racconta -. È stato più complesso di altre esperienze in cui interpretavo personaggi con cui non avevo nulla a che spartire, perché mi ha permesso di elaborare la mia vita in una maniera in cui mai prima avevo potuto.”
E’ stata anche la prima volta in cui ha registrato un album con nove canzoni originali per un film, un sogno che da sempre voleva realizzare. La sceneggiatura di John Rogers & Tami Sagher e Harper Dill l’ha conquistata. “È come un musical, che combina gli elementi della commedia romantica, che adoro, con canzoni, coreografie e performance”. Cui lei stessa ha messo mano, dalle musiche ai costumi, al look, alla scelta degli attori.