La mostra LUCE – L’immaginario italiano è prorogata fino al 30 novembre, a ingresso gratuito, sempre nella cornice del Complesso del Vittoriano. L’esposizione curata da Gabriele D’Autilia e Roland Sejko racconta i primi 90 anni dell’Istituto Luce.
Nato nel 1924 come L.U.C.E. (L’Unione Cinematografica Educativa) con l’intuizione e l’intento di raccontare l’attualità del Paese, della sua società e del mondo attraverso l’ancora nuovo linguaggio delle immagini in movimento. E’ la più antica istituzione di cinema pubblico al mondo, con un archivio di decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie. Un bene italiano divenuto bene mondiale.

La mostra racconta come l’Italia si è rappresentata nei decenni attraverso le immagini del Luce, e come si è rivelata, confessata, svelata attraverso e nonostante le immagini delle sue rappresentazioni ufficiali. Grazie ai ‘cinegiornali’ Luce, milioni di cittadini dagli anni ’20 hanno potuto vedere e scoprire città, geografie lontane, popolazioni sconosciute, forme sociali e culturali differenti. La nascita di un’opinione pubblica in Italia passa di qui, insieme alla stessa formazione di ‘luoghi comuni’.
Il racconto di questo autoritratto della nazione avviene attraverso un flusso continuo di immagini. Su più di 20 schermi sono proiettate speciali videoinstallazioni, montaggi realizzati ad hoc di centinaia di filmati dell’Archivio storico Luce, più di 500 splendide fotografie dell’Archivio con pannelli di testo che approfondiscono l’analisi storica e linguistica dei video.

Si va così dagli anni ’20 di città/campagna, ai ’30 di autarchia, uomo nuovo, architettura, censura e propaganda, a Guerra e rinascita, Cassino (icona della brutalità distruttiva delle guerre), vincitori e vinti (con sequenze poco conosciute, anche a colori, dell’ingresso degli alleati non solo a Roma, ma anche nelle profondità del Paese), a modernità/arretratezza (un parallelo significativo di immagini dell’Italia anni ‘60), a giovani, economia, corpi politici, neotelevisione. E ancora, la camera delle meraviglie, omaggio ai viaggi compiuti dagli operatori Luce; la ‘camera del Duce’, imperdibile antologia delle retoriche e dei silenzi di Mussolini, la stanza del Paese reale, viaggio nei volti degli italiani negli anni ’30.
L’ultimo spazio dell’esposizione è interamente dedicato al Cinema: con centinaia di foto di registi, attori, set, e una preziosa selezione di trailer e backstage di film. Il volume LUCE – L’immaginario italiano è un proseguimento del lungo viaggio nella storia dell’Istituto Luce, e del secolo che ha fotografato.

Complesso del Vittoriano – Gipsoteca – Piazza dell’Ara Coeli, 1 – Roma
Ingresso gratuito dal lunedì al giovedì 9.30-18.30
venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30
ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura