La magica atmosfera degli storici Studios romani di via Tiburtina ha fatto da cornice alla serata di gala per la consegna dei Premio Afrodite, dedicati al talento femminile nel cinema e nello spettacolo.
Laura Morante, con le protagoniste del suo film Assolo Piera Degli Esposti e Carolina Crescentini, è stata la vera star di questa XIV edizione del premio ideato e promosso dall’Associazione Donne nell’Audiovisivo e assegnato dalla presidente Cristina Zucchiatti con Paola Poli e Patrizia Biancamano, con il contributo di Laura Delli Colli, la produzione organizzativa di Luca Landi e la consulenza di comunicazione di Paola Spinetti.

Tra una portata e l’altra della cena, molti artisti sono saliti sul palco per consegnare e ritirare l’ambita statuetta. A cominciare dalla regista Cinzia Th Torrini (che a febbraio girerà a Matera la sua nuova serie televisiva) che ha premiato Violante Placido per il successo nella fiction Rai Questo è il mio paese. Raggianti per l’importante riconoscimento anche  Ilaria Spada, rivelazione comica del “cinepanettone” Vacanze ai Caraibila, Matilde Gioli scoperta da Virzì, confermata al fianco di Abatantuono in Belli di papà e ora impegnata nel nuovo film di D’Alatri, Paola Cortellesi che, fingendosi maschio, ha portato al successo al fianco di Raoul Bova Gli ultimi saranno ultimi.

Laura Morante, era visibilmente felice per il primo premio conquistato col suo secondo film da autrice-attrice-regista . Un “dramma giocoso”, ben accolto dal pubblico. “Mi sentivo un’enorme responsabilità sulle spalle a dirigere tanti bravi attori, ho esitato molto prima di decidermi, ma essendo anch’io attrice li conosco a fondo, e li amo molto. Una volta finito di girare hai sempre qualche rimpianto – confessa l’attrice toscana -. C’è sempre qualcosa di autobiografico in quel che scrivo, il mio sembra un ruolo estremo ma molte donne ci si riconoscono. Lo considero un manifesto femminile in sordina, un piccolo, lieve invito a prendere coscienza di certe cose della vita”.

Il ruolo della saggia psicoanalista l’ha affidato alla grande Piera Degli Esposti, premiata alla Carriera, che presto indosserà per la prima volta il velo e si lancerà addirittura alla conquista del Web. La poliedrica attrice, confessa ridendo di aver riservato addirittura un’intera stanza della sua casa a statuette e nastri ricevuti. Quella di Afrodite le mancava. Le arriva all’inizio di un anno che considera eccezionale. “E’ un anno bisestile, speciale – spiega-, con cinque settimane a gennaio, un evento che capita ogni ottocento anni circa, e che per me comincia bene. Gli attori che non conquistano premi dovrebbero andare tutti in analisi, magari da una come me – consiglia con la sua sferzante ironia -. Nel film invito la mia paziente a vincere sempre, ad avere una grande autostima, a sentirsi sempre sul palco della vittoria”. Cosa che contraddistingue la sua ricca e imprevedibile carriera di attrice. Riprenderà wikiPiera a teatro con Pino Strabioli, sarà protagonista di un corto di un giovane regista del Centro Sperimentale in cui sarà una suora rimasta chiusa tre giorni in un ascensore. E per continuare a stupirci, confezionerà piccole, giocose pillole su Internet dal libro Mia madre e le altre catastrofi.

Carolina Crescentini è felice che le donne abbiano fatto il tifo per lei. “Il film mi ha scosso, non è facile essere donna. Sul set con Laura al timone è stato tutto chiaro – racconta -, mi affascina sempre la sua eleganza, la sua dialettica, la sua intelligenza superiore, è stato un incontro importante”. Per la prima volta sarà protagonista di una serie tv, in sei puntate per Rai 1, dirette da Carlo Carlei. “Interpreto un donna dalla vita privata incasinata che ha spostato la sua attenzione sul lavoro diventandone schiava. Il rapporto con la televisione è cambiato – ammette -, la gente ha meno tempo e soldi, sta molto più in casa, per noi attori è una grossa responsabilità”.

Per Paola Cortellesi “un premio dato dalle donne vale il doppio, il quadruplo, è una vittoria, e questo ha uno sguardo preciso sul nostro mondo. Nel campo dell’audiovisivo siamo in tante e quando facciamo squadra non ce n’è per nessuno”. Ha appena terminate le riprese del film di Cristina Comencini con cui ha scritto la sceneggiatura, “Sono una cantante non proprio famosissima che condivide una delusione d’amore con l’amica del cuore Micaela Ramazzotti”. Non pensa alla regia, i momenti liberi preferisce passarli con la figlia, guardando i cartoni in tv. Le piacerebbe recitare in una serie diretta dal marito Riccardo Milani, autore di molte fiction di successo. “Ma quando sei una coppia è bene condividere esperienze diverse, anche a tavola”.