Kevin Costner abbandona i rassicuranti panni dei personaggi finora interpretati per indossare quelli di Jerico, un pericoloso fuorilegge cui viene impiantata nel cervello la memoria di un agente della Cia, morto mentre cercava di sventare un attentato terroristico all’arsenale nucleare degli Stati Uniti, per riportarne in vita i ricordi. Un’operazione fantascientifica, ma che rasenta la realtà, al centro di Criminal, un action-thriller di spionaggio, nelle nostre sale dal 13 aprile, diretto da Ariel Vromen, con un cast stellare di cui fanno parte anche Ryan Reynolds, Gal Gadot, Tommy Lee Jones, Gary Oldman, Michael Pitt, Jordi Molla, Alice Eve.
Un film che indaga i mondi segreti della memoria e dell’identità e un futuro prossimo caratterizzato dal controllo mentale basato sui geni. Il regista Ariel Vromen (The Iceman) ha volutovisto creare un ibrido: fondere gli elementi di una snervante battaglia psicologica con quelli classici dello spionaggio. È stato catturato dall’idea scientificamente provocatoria della storia: il trasferimento della memoria, con le speranze e i flashback di una persona, nel cervello di un perfetto sconosciuto. Criminal è dunque la storia di un uomo che ottiene dei ricordi che lo mettono in rotta di collisione con un terrorista e che cambiano le fondamenta stesse della sua persona.
Un thriller che parte mozzafiato, con spettacolari scene d’azione, la cui tensione però è stemperata da alcuni dialoghi che scatenano sonora ilarità nello spettatore e da un prevedibile, sdolcinato happy end. Durante le riprese, racconta il regista Ariel Vromen, gli haker sono entrati nel sistema informatico del Pentagono e della Sony, ci siamo resi conto di quanto siamo vulnerabili. Vorrei cambiare la mente, la coscienza di queste persone che ci minacciano – spiega -. Il film è una metafora del presente, noi dovremmo essere più aperti nei loro confronti. Curioso che a dirlo sia proprio io, un israeliano”.
Ne abbiamo parlato con l’attore californiano, a Roma per presentare il film col regista.
Costner, cosa le piace di questo mestiere?
Si fanno film per lasciare una traccia nella memoria della gente. Tutti abbiamo visto film che ci hanno commosso, insegnato a baciare, crei personaggi che non vengono mai dimenticati.
Perché ha scelto questo progetto?
E’ una storia a più livelli. E’ sicuramente un film d’azione, ma sono stato più attratto dalla complessità del mio personaggio, Jerico, per tutta la confusione e l’agitazione che ha dentro, per il modo in cui scende a patti con quello che sta vivendo.
Chi è Jerico?
E’ in carcere dove ha trascorso gran parte della sua vita. Un infortunio subito da bambino lo ha reso sociopatico, non capisce quando fa cose sbagliate, a volte reagisce con violenza a volte scherzosamente, è così imprevedibile che lo fanno vivere in isolamento. Dopo l’ operazione comincia ad andare avanti e indietro con i ricordi, è molto confuso e improvvisamente inizia a comprendere cose e avere sensazioni mai sperimentate prima
E’ stato difficile entrare nella pelle di un personaggio così complesso?
Sono partito dall’aspetto fisico, mi sono fatto crescere barba e capelli molto lunghi ma all’inizio delle riprese il personaggio aveva già subito una trasformazione. Allora ho chiamato il mio fido Mario che mi ha rasato, ed è spuntata la faccia. Poi mi hanno creato le cicatrici sulla testa che mi hanno reso una sorta di moderno Frankenstein. Lentamente ho perso me stesso, il collare che ho nella prima scena mi ha persino modificato la voce.
Crede sia tutto consentito in nome della ricerca scientifica?
Ci devono sempre essere dei limiti, anche sulla quantità di ciò che beviamo. La scienza è la nostra migliore opportunità, soprattutto per chi perde la memoria. Non mi piacerebbe dimenticare le persone cui ho voluto bene
Sarà mai possibile mantenere in vita la memoria di un morto?
Di solito i morti vanno nelle tombe con i loro segreti, ma ora che abbiamo sbloccato il funzionamento interno del cervello e grazie ai progressi della scienza, sappiamo che potrebbe presto essere possibile trasferire i ricordi di una persona in un’altra e le implicazioni sono enormi
C’è qualcosa che vorrebbe dimenticare?
I miei errori, ma anche quelli sono importanti come i miei successi. Alle persone che amiamo non vorremmo far conoscere la nostra parte peggiore. Ho qualche rimorso per i miei errori ma li ricordo e cerco di non ripeterli
Vivrebbe senza emozioni? Di chi vorrebbe leggere i pensieri?
Di mia moglie. La mia vita non è perfetta ma quando si ama si corre un grande rischio. Sappiamo che un giorno potremmo perdere la persona amata ma si deve sperimentare anche il dolore della perdita, non si può vivere una vita senza emozioni.
Il terrorismo al centro del film è anche tragica realtà
Viviamo momenti difficili, sono molto arrabbiato per la situazione mondiale, siamo tutti minacciati, confusi, mi chiedo: ma cosa sta succedendo!