Saranno le donne a salvare la commedia italiana? Sembrerebbe affidata al gentil sesso, in coppia sullo schermo, la rinascita di un genere ultimamente più che deludente. Dopo l’esordio al fianco di Sabrina Ferilli nell’ottimo Io e Lei di Maria Sole Tognazzi, Margherita Buy ci riprova con Claudia Gerini ridando vita a quello che gli americani chiamano “buddy movie”, in salsa rosa. Due donne agli antipodi ma travolte entrambe da un comune e insolito destino, sono le protagoniste del divertente Nemiche per la pelle (in arrivo il 14 aprile su duecento schermi) che ha riportato dopo un lustro dietro la macchina da presa il regista Luca Lucini. Al loro fianco due “spalle” collaudate come Paolo Calabresi (l’avvocato amico di famiglia) e Giampaolo Morelli (il toy boy artista incompreso ), vittime delle loro esilaranti vessazioni.
L’idea di portare sullo schermo questa storia è della Buy (sviluppata con Doriana Leondeff e Francesca Manieri) e ruota intorno a Lucia, severa naturalista anticonsumista psicologa per animali e Fabiola (Gerini), arrogante e pacchiana agente immobiliare in carriera, votata al lusso sfrenato. Due nemiche giurate, che alla morte improvvisa di Paolo, marito per dodici anni di Lucia e poi da otto dell’altra, ricevono un’ incredibile eredità: un bimbo cinese di sei anni, avuto da una relazione extraconiugale ma legalmente riconosciuto, di cui dovranno per volontà testamentarie occuparsi insieme. Ambedue inadeguate alla maternità, animate dall’antico astio, iniziano così un viaggio dentro se stesse e dentro questa maternità tardiva e inattesa. Proprio quando il piccolo Paolo comincia a far breccia nei loro cuori, l’assistente sociale lo spedisce in una più adeguata casa famiglia. Lucia e Fabiola saranno allora costrette per la prima volta ad unire le forze per riaverlo in affido.
Gerini recita con marcato accento romano per sottolineare la prepotenza del suo personaggio. Da non confondere però con la versione adulta della Jessica di Verdone, diventata un mito. Somiglia più a una celebre immobiliarista romana diventata rockstar. Buy si è ritagliata una figura femminile che le somiglia, vagamente svampita, fintamente inadeguata.
La commedia oltre a divertire serve a far passare argomenti seri in modo leggero. “Tanti bambini bisognosi di affetto trovano ancora ostacoli assurdi per avere una famiglia – sottolinea Buy presentando il film a Roma -, altri sono oggetto di ricatto tra coniugi separati. Nel film c’è una piccola riflessione su quanto sia importante dare loro amore”.