Si è aperta al pubblico l’attesa mostra “Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020”, un’esposizione senza precedenti alla mitica Villa del grande attore di cui si celebrano i 100 anni dalla nascita. Un viaggio alla scoperta dell’artista e dell’uomo, un ritratto completo e inedito del grande “Albertone”.
L’esposizione si snoda tra i vari ambienti della casa, per la prima volta aperta al pubblico, due tensostrutture di oltre 800 mq create per l’occasione e il Teatro dei Dioscuri al Quirinale: spazi lungo i quali si distende l’intero racconto che ci fa rivivere la lunga carriera dell’attore e allo stesso tempo ci fa scoprire il Sordi privato, attraverso oggetti, immagini, video, abiti, curiosità, documenti inediti. Un’esposizione volta a restituirci con rara completezza il ritratto di un uomo e di un artista, lasciando emergere le sue poliedriche capacità professionali maturate in sessanta anni di carriera, ma anche la sua personalità, i tratti del suo carattere e il suo modo di essere nella vita pubblica e privata. Un ritratto completo in tutti i suoi risvolti e le possibili sfaccettature; un racconto che lascia emergere il contributo unico e insostituibile che ci ha lasciato in eredità.

Immersa nel verde, in piazzale Numa Pompilio, si affaccia la leggendaria Villa dell’attore, progettata negli Anni Trenta dall’architetto Clemente Busiri Vici. Sordi si innamorò immediatamente della Villa che si affaccia sulle Terme di Caracalla e che acquistò nel ’54: il percorso inizia proprio con la storia della Villa(il contratto, i bozzetti, la storia).
I visitatori scopriranno all’inizio del percorso il Teatroche Sordi fece costruire per rappresentazioni private o proiezioni con pochi amici (c’è anche una cabina di proiezione). Un vero gioiello architettonico, con tanto di camerini per gli attori, una galleria di sculture commissionate a Spadini e un fondale ad opera di Severini. All’interno del Teatro, come in una sorta di presentazione generale, si racconta il piccolo e poi il giovane Alberto, inserito nel suo contesto di origine, tra le amate sorelle Aurelia e Savina e il fratello Giuseppe, la madre maestra e il padre musicista che tanto ha influito nella sua prima formazione.

Si potranno visitare poi la palestra, con il toro meccanico con cui Sordi faceva a gara con gli amici, la bicicletta con cui andava in giro, i saloni con i bellissimi De Chirico che Sordi aveva acquistato direttamente dal pittore, suo amico. Si potrà poi accedere al piano superiore dove c’è il suo studio, la sua camera da letto dove muore nel febbraio 2003 e ancora la curiosa e unica barberia.
I visitatori troveranno nei giardini e all’esterno due tensostrutture allestite per ospitare i tantissimi documenti, gli audio, i filmati, che permetteranno di percorrere in maniera puntuale i momenti principali dagli inizi: il doppiaggio, la radio, i film.

Infine, attraverso una installazione mediale Alberto Sordi saluterà il suo pubblico di ieri e di oggi. Si potrà anche interagire nelle due postazioni di Radio Rai e di Rai Play.
Infine, la Mostra si completa al Teatro dei Dioscuri al Quirinale dove trovano accoglienza “Storia di un italiano”, “I viaggi nel mondo” e “Il mito americano”.