Fare teatro da privati, senza sostegno delle istituzioni, è sempre più dura. Ne sono un triste esempio palcoscenici storici romani alla mercè dello sfratto, come il Valle o l’Eliseo mentre resistono, stringendo i denti, alcune delle sale che hanno fatto grande la scena capitolina come il Brancaccio, il Parioli e la Sala Umberto, che propongono per la prossima stagione cartelloni di tutto rispetto. Lo storico teatro di via Merulana mira ad essere una finestra aperta sulle arti nel mondo, rafforzando il percorso della multidiscilinarietà. Il teatro dei Parioli dedicato ora a Peppino de Filippo, diretto e finanziato dal figlio Luigi, punta sulla commedia agro-dolce partenopea, la Sala Umberto offre soprattutto comicità internazionale.

Il Brancaccio punta soprattutto sulla Danza, sul Nuovo Circo e, ovviamente, sulla musica, la prosa e l’ intrattenimento, sempre più aperto verso l’Europa, mescolando le varie etnie. “Puntiamo sulle esperienze multiculturali, sugli italiani di seconda generazione che nascono da immigrati e diventano artisti – spiega Alessandro Longobardi, da tre anni alla guida del teatro -. Investiamo anche sulla formazione dei giovani con nuovi progetti per il Teatro Ragazzi, su laboratori per disabili mentali, con una politica dei prezzi adeguata”. Con 146 alzate di sipario e 120 mila presenze il teatro ha versato la passata stagione nelle casse dello Stato ben 500.000 euro. Si augura quindi che Mibact, Europa, Fondazioni, Enti Locali avviino una politica culturale che unisca il sistema pubblico e privato in un unico progetto per migliorare la società.
La stagione si apre il 4 ottobre con una produzione del Balletto di Roma in collaborazione con la Royal Opera House di Londra, seguita a fine ottobre e a fine novembre da Carmen di Bizet reinterpretata fondendo teatro, circo e danza acrobatica dalla ballerina-coreografa giapponese Kaori. Torna il circo pop- tribale degli inglesi Stomp; l’energica Parsons Dance Company; il mitico ultrasettantenne Lindsay Kemp con le sue Inventions and Reincarnations; la street dance della compagnia multietnica Mna’s. Novità assoluta il Cirque Eloize che fonde le discipline classiche circensi alla della break dance e a varie altre acrobazie. Il 21 ottobre arriva la grande musica con la cantante brasiliana Noa e poi il concerto di Goran Bregovic con la sua Wedding e Funeral Orchestra.
Novità della stagione Ton Men-G il primo spettacolo di prosa fatto dal cinese italiano Shi Yang Shi. Pezzo forte anche il Riccardo III di Massimo Ranieri, il family show Rapunzel e, a fine gennaio, la commedia musicale Stelle a Metà scritta e diretta da Alessandro Siani con Sal Da Vinci, e il grande on man show di Luca Barbareschi, diretto da Chiara Noschese, che racconta i suoi 40 anni sulle scene.

All’insegna del “miracolo” anche il cartellone di Sala Umberto, sempre all’insegna di divertimento, riflessione e qualità, malgrado l’assenza di aiuti da sponsor e istituzioni che continuano a ignorare questo piccolo teatro di 490 posti, dal fragile equilibrio economico, che ha saputo produrre nella stagione appena terminata 36 spettacoli (20 per le scuole), 317 recite in 220 giornate lavorative, con 90mila spettatori e versando 191.000 euro tra imposte, tasse, oneri e Siae! “Siamo un soggetto che sostiene la Cultura e lo Stato, anziché essere sostenuti dallo Stato per la Cultura. Un caso esemplare di valore civico”, sottolineano non senza amarezza gli organizzatori.
In programma testi che spaziano dalla commedia sofisticata americana al giallo d’autore, dalla classica pochade francese fino al genere musicale. Tra i titoli di autori italiani contemporanei Oggi sto da Dio con Sergio Assisi, Bianca Guaccero, Fabrizio Sabatucci e Giancarlo Ratti; Scacco Pazzo con Nicola Pistoia e Paolo Triestino; I Suoceri Albanesi ,con Francesco Pannofino e Emanuela Rossi. E ancora Notturno di donna con ospiti con Giuliana De Sio; Gatta ci cova con Enrico Guarneri; Benvenuti in casa Esposito, diretto da Alessandro Siani con Paolo Caiazzo e Mimmo Esposito. Particolare attenzione alla drammaturgia americana con Vania e Sonia e Masha e Spike con Chiara Noschese, Emanuela Grimalda e Patrick Rossi Gastaldi; Trappola Mortale con Corrado Tedeschi, Ettore Bassi e Miriam Mesturino ; Alla stessa ora il prossimo anno con Marco Columbro e Gaia De Laurentiis.
Volgendo lo sguardo all’Europa c’è Il Prestito con Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti; la farsa francese Sarto per Signora con Emilio Solfrizzi e infine il format Forbici & Follia, con Roberto Ciufoli, Max Pisu, Michela Andreozzi, Barbara Terrinoni, Nini Salerno e Nino Formicola, divertente esempio di teatro interattivo in cui lo spettatore potrà scegliere un finale diverso ad ogni replica. Non mancherà la musica dal vivo con Strimpelli & Vinile, che riporta agli anni della Dolce Vita; Ecco noi per esempio, diretto e interpretato da Roberto Ciufoli e Pino Insegno; Il Tonto di Monte Cristo con Max Paiella e i The Rabbits e, infine, l’omaggio affettuoso di Dario Ballantini al grande Lucio Dalla.

“Prendetevi una vacanza dai pensieri quotidiani. Venite e divertitevi da noi dove si scrive Teatro, ma si legge Fantasia.” E’ l’invito del Teatro Parioli Peppino De Filippo che propone prosa, musica e spettacoli dedicati ai bambini. Tra i vari eventi fuori programma anche spettacoli in musica per i più piccini e una rassegna cinematografica in collaborazione con Agiscuola.
“Diceva Balzac: vuoi essere uno scrittore di valore universale? Racconta il tuo villaggio! E’ quello che noi De Filippo in Teatro abbiamo sempre fatto. – ricorda il direttore artistico Luigi De Filippo, -. Abbiamo raccontato la Napoli che amavamo e che forse oggi non esiste, la sua musica, le sue canzoni. L’autoironia, l’umorismo, che è la parte amara della comicità, quella che diverte ma fa anche riflettere, ci hanno sempre guidato sulla creazione dei nostri spettacoli. Il teatro è il racconto della lotta quotidiana che fa l’uomo per dare un senso alla propria esistenza. Non si fa con la tecnica, ma con la fantasia. E quella o ce l’hai o non ce l’hai. Non te la dà nessuna sovvenzione ministeriale. Il teatro che cerco di realizzare è un teatro ricco di emozioni e onesto. Che non imbrogli lo spettatore. La cultura è la domenica della vita. Perciò festeggiamola con un impegno serio”.
La nuova stagione si apre dal 13 al 23 novembre con Il fu Mattia Pascal; dal 4 al 7 dicembre va in scena La vedova allegra; dall’ 11 dicembre all’11 gennaio Luigi De Filippo dirige e interpreta con undici attori La lettera di mammà di Peppino De Filippo, dal 15 al 25 gennaio c’è Come vi piace (As you like it) di Shakespeare con le musiche dal vivo di Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Giovanile di Musica Popolare. Dal 29 gennaio al 15 febbraio Quattro buffe storie (Cecè – La patente – Domanda di matrimonio – Fà male il tabacco) da Luigi Pirandello e Anton Cechov diretto e interpretato da Glauco Mauri con Roberto Sturno. Dal 19 febbraio al 1 marzo Franco Branciaroli dirige e interpreta Enrico IV di Luigi Pirandello. Dal 12 al 22 marzo Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti presentano ”Il Bell’Antonio” e dal 9 aprile al 17 maggio va in scena Quaranta…ma non li dimostra di Peppino e Titina De Filippo.