I due creatori di South Park Matt Stone e Trey Parker pensavano di venire esiliati da Los Angeles dopo il primo irriverente South Park – The Movie, e invece eccoli ancora qui con Team America: World Police a sparare ancora a zero sulla società americana, su Hollywood, sull’O.N.U. e perché no anche sul sesso. I protagonisti del film sono dettagliatissimi burattini con fili “a vista” e le scenografie sono riproduzioni in scala 1:3 di famose località del mondo. Il film apre proprio con una operazione di “polizia internazionale” intenta a sventare un attacco terroristico nel centro di Parigi; le conseguenze dell’intervento del Team America sono sì l’annientamento dei terroristi ma anche la distruzione della Torre Eiffel, dell’Arco di Trionfo e del Louvre. La storia si ripete: sebbene la squadra riesca sempre a sconfiggere il nemico, il campo di battaglia – sempre una grande metropoli – viene completamente raso al suolo. Tra i più accaniti contestatori dei metodi del Team ci sono gli attori G.A.Y. di Hollywood (simpatica sigla che sta per Gilda Attori Yankee) tra cui Alec Baldwin, Tim Robbins, Sean Penn, Susan Sarandon – contestata sulle sue qualità di attrice – e Matt Damon – attaccato sul fatto di non saper proferire altra parola al di fuori del suo nome.

Al di là di ogni afflato politico, il film si muove sul filo del nichilismo assoluto mostrando senza falsi pudori una satira punitiva a 360 gradi. Stone e Parker non prendono, come in realtà potrebbe sembrare, posizioni politiche evidenti ma attaccano da una parte e dall’altra: sebbene lo stesso Team sia una profonda critica ai sistemi di polizia internazionale della gestione Bush, anche Michael Moore viene messo in gioco come un terrorista a sua volta, anzi un “dissidente socialista ciccione”. Astensionismo cinematografico dunque per i due creatori dell’irriverenza di South Park, in un film come Team America dove la finzione della marionetta dimostra anche una contestazione del cinema stesso, sempre più spesso inadatto a mostrare una certa verosimiglianza con la realtà. Trattandosi di pupazzi non ci sentiamo di allarmare il pubblico per la violenza usata sugli stessi, a meno che qualcuno si impressioni per un po’ di salsa rossa spruzzata su un manichino, e nemmeno per l’esilarante scena di sesso tra Gary e Lisa. Probabilmente i fan dell’humor nerissimo di South Park troveranno esilarante la comicità di Team America, a tutti gli altri consigliamo di non buttare i soldi inutilmente.

di Alessio Sperati