Sta per avere inizio un nuovo gioco inventato e curato dal giocattolaio folle Robert Rodriguez. Per prendervi parte sarà sufficiente accomodarsi su di una poltrona all’interno di una sala cinematografica ed indossare degli occhiali speciali. Nulla di più semplice. Avventurose gare tra guerrieri della strada ed un pò di “hot surf” su della lava bollente, accompagnato dall’eccezzionlità di essere proiettati all’interno di una realtà virtuale, contribuiranno a realizzare la magia di un immaginario tridimensionale. Missione 3D – Game Overconcretizza, in questo modo, il sogno di un enorme parco giochi interattivo in grado di coinvolgere qualsiasi fascia di età in una non proprio tranquilla missione all’interno di un videogioco. Un’ illusione ottica e sensoriale che Rodriguez ha realizzato grazie all’originalità della sua visione cinematografica, all’amore per alcuni classici del 3D ma, soprattutto, grazie all’ applicazione del sistema di telecamere e monitor ad alta definizione ideate ed utilizzate da James Cameron per l’acclamato documentario in 3D Ghosts of the Abyss, atte a semplificare e rafforzare l’intero processo. “Una volta girato il film con queste due telecamere – afferma Rodriguez – puoi lavorare sul girato in molti modi. Ne puoi fare un film da proiettare nelle sale IMAX all’interno dei parchi gioco, o da vedere con speciali occhiali per il 3D nei cinema, oppure su uno schermo piatto senza il 3D. Ti lascia aperte tutte le possibilità”. Uno sforzo, dunque, tecnico e creativo che ha concentrato la sua attenzione non solo sulla creazione al digitale di creature e veicoli tecnologicamente avanzati, ma che non ha dimenticato di osservare i mutamenti caratteriali subiti dalle sue giovani spie che, in evidente stato di crescita, mostrano una più complessa struttura caratteriale ed una maggiore capacità decisionale. Un mondo di assoluta incapacità razionale, come è qualsiasi proiezione immaginifica di Rodriguez, all’interno del quale star hollywoodiane come Stallone, divenuto per l’occasione uno e trino , Banderas, Clooney e Salma Hayek sembrano divertirsi senza timore di alcun contraccolpo per le proprie carriere. Un prodotto che non fa certo gridare al miracolo e che, soprattutto, non persegue questo fine ma che, miscelando con attenzione un buon ritmo, innovazioni tecniche e la novità per le giovani generazioni di essere catapultati nel 3D, soddisfa pienamente le aspettative del puro intrattenimento senza cadere nella più mediocre delle demenzialità.

di Tiziana Morganti