La sera del 4 luglio, diretta RaiUno, verrà incoronata la più bella italiana che vive all’estero

Non basta più essere belle, straniere con antenati italiani. A Miss Italia nel Mondo ora si concorre solo dopo aver compiuto 18 anni. L’ha voluto la “patron” del concorso Patrizia Mirigliani che, d’accordo con papà Enzo, ha spostato questa ventunesima edizione nella natia Calabria (omaggio al nonno da lì emigrato), a Reggio, nella suggestiva arena Ciccio Franco di fronte allo stretto, con vista sulla Sicilia dove svettano le cime innevate dell’Etna. Qui il 4 luglio sera, con diretta su RaiUno, il cantante Pupo e l’ex ‘concorrente’ Elisa Isoardi (miss Cinema 2000), entrambi ormai collaudati presentatori televisivi, incoroneranno la più bella tra le nostre concittadine pescate in ogni angolo del Globo, scelta da una giuria capitanata probabilmente dal grande Alain Delon.

Uno che di belle donne si è sempre circondato, come il nostro “mini seduttore” canoro che condurrà la serata e che sostiene: «Finalmente la Rai ha chiamato uno che di donne se ne intende». Velenosetta insinuazione circa la “virilità” di qualche collega che l’ha preceduto? Lui certo non si nasconde mentre butta l’occhio soddisfatto sulla vincitrice della passata edizione, un’esotica stangona con papà calabrese e mamma domenicana. «Niente minorenni? A me non dispiace – ci tiene a precisare -, magari può essere una cautela eccessiva, ma è giusto dare alle ragazze il tempo di crescere». Per Pupo condurre questa fetta di concorso internazionale, che apre la pista alla Miss Italia di settembre (solo due serate, il 18 e 19, condotte forse da Frizzi o dalla Clerici, forse da Montecatini) ha lo stesso peso che gestire il festival di Sanremo (la volpe e l’uva?).

«Mi permette di tornare al mondo degli italiani all’estero che come cantante frequento da quarant’anni – spiega convinto -. Sono molto amato dai nostri connazionali oltreconfine, voglio restituire il senso della gara a questa kermesse. Da conduttore ho sempre cercato di dare un’impronta chiara e decisa alle mie trasmissioni, trovo che ormai in Tv ci sia molta, troppa improvvisazione. Per queste ragazze con una parte di Dna italiano è un’occasione che può cambiar loro la vita». Come ha fatto con lui il piccolo schermo (e pure la radio), dove lo rivedremo a gennaio con un nuovo show. A Miss Italia nel Mondo non canterà, assicura, tranne forse qualche pezzo ‘a cappella’. Per la parte musicale sono attesi artisti internazionali, di cui però ancora non fanno i nomi.

Parla più volentieri del momento stiamo vivendo. «Forse il nostro paese vive una primavera che non sentiamo ancora bene, c’è  ancora tanto disincanto. Ma questi referendum ci hanno mostrato qualcosa d’importante, un fermento popolare e una voglia di partecipazione che non vanno ignorate. Anche nel fare televisione bisogna portare questa leggerezza, altrimenti si fa il 14%. Ecco perché la prossima stagione, oltre alla bella palestra radiofonica di Attenti a Pupo che riprenderà a settembre su Radio1, ho proposto un varietà per la Tv che sia diverso. Mi sembra che l’azienda sia interessata, non mi è mai mancata da parte della Rai fiducia e sostegno». E a chi gli suggerisce come titolo del nuovo show I precari, magari con ospite il ministro Brunetta risponde divertito: «È una grande idea. Con lui vicino non potranno più dirmi che sono basso!».