Il nuovo musical di David Zard sarà in tournée dal prossimo autunno

«Quando c’è buio bisogna accendere la luce». Ne è convinto David Zard che sfida la crisi con un grande e costoso progetto musicale: Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo che debutterà il 2 e 3 ottobre all’Arena di Verona, il 18 ottobre sarà al Gran Teatro di Roma e poi nelle principali città italiane. L’opera tratta dal capolavoro di Shakespeare, musicata da Gérard Presgurvic e tradotta per l’Italia da Vincenzo Incenzo con la regia di Giuliano Peparini, si svolgerà su uno spazio scenico di più di 500 mq. Quarantacinque artisti sul palco, oltre trenta tra ballerini e acrobati che indosseranno più di duecento costumi disegnati da Frédéric Olivier per dar vita alle coreografie di Veronica Peparini, tra le scenografie rivoluzionarie di Barbara Mapelli ricche di luci e suggestivi effetti speciali con video, disegni e proiezioni. Più di 40 brani cantati “Tutte canzoni che possono vincere Sanremo” assicura Zard, che ha messo in campo un budget di parecchi milioni di euro, la più grande follia finanziaria nel campo dello spettacolo musicale in Italia, che solo un “mercante di sogni” come lui, affiancato ora dal figlio Clemente, poteva affrontare.

A dar voce alla celebre coppia di innamorati, la rivelazione di X-Factor 2012 Davide Merlini e l’attrice e cantante Giulia Luzi (nota al pubblico Tv per le fiction I Cesaroni e Un medico in famiglia) con le strepitose interpretazioni di Luca Giacomelli (Marcuzio), Vittorio Matteucci (Conte Capuleti), Riccardo Maccaferri (Benvolio), Gianluca Merolli (Tebaldo), Barbara Cola e Roberta Faccani (Lady Capuleti e Lady Montecchi), Leonardo Di Minno (Principe), Giò Tortorelli (Frate Lorenzo), Silvia Querci (Nutrice).

«Una cosa è certa: uscirete cantando» promette Zard. «Credo che in un periodo di crisi la gente abbia bisogno di evasione – dice convinto -, vorrei ancora una volta riuscire a far sognare la gente. Vado contro i mulini a vento in un paese dove da anni non si costruiscono teatri, senza rendersi conto che il teatro e l’arte italiana sono l’unica  cosa che non possiamo far fare in Cina o nei paesi dell’Est».

Per Incenzo è stata irresistibile la tentazione di proporre a Romeo e Giulietta un vestito nuovo, dopo gli infiniti modelli musicale, teatrale, cinematografico creati da Cajkovskij a Bellini, da Prokofiev a Gounod, da Zeffirelli a Luhrmann, da West Side Story ai fumetti manga di Takahashi  ai videogiochi Spyro. «Romeo e Giulietta, ama e cambia il mondo è un’interpretazione del dramma di Shakespeare che riformula il suo messaggio di fondo: l’identità viene prima delle convenzioni. Lo spettacolo attraverso le sue musiche, le sue liriche, le sue scene e i suoi attori è un inno alla bellezza e alla differenza. Il sottotitolo Ama e cambia il mondo, è una rivendicazione del diritto all’amore, qualunque latitudine sessuale, culturale o geografica abbia, al di là dei confini tra le etnie e i popoli. La ribellione dei due veronesi diventa così metafora totale dei nostri contrastati tempi, rivolge il suo appello a un mondo che spesso non ascolta. Il messaggio che quest’opera vuole comunicare è di apertura al nuovo, di rispetto per l’identità, di attenzione all’altro. Prendere coscienza dell’irripetibile natura di ognuno significa far proprio l’universo inesauribile della vita».