Rendere cool l’onestà. Se lo augura Claudio Gioè, l’ eroe senza paura al servizio dello Stato protagonista della fiction Il sistema, in onda per sei lunedì in prima serata dal 18 aprile su Rai Uno. Al suo fianco Gabriella Pession, la dark lady abile contabile della mala; Antonio Gerardi, il “Rosso” killer senza scrupoli ; Massimo Venturiello, il gelido boss travestito da illustre avvocato amante dell’arte. Nel nutrito cast diretto da Carmine Elia, anche Raffaella Rea, Lino Guanciale, Valeria Bilello, Thomas Trabacci, Ninni Bruschetta, Enzo Salvi.
Un action thriller ricco di colpi di scena, con al centro criminalità, violenza e corruzione ma anche una grande storia d’amore, scritto da Sandrone Dazieri con Valter Lupo, prodotto da Italian International Film dei Lucisano con Rai Fiction.

Anche stavolta, involontariamente, la finzione ha anticipato la realtà che, a pochi mesi dalla fine delle riprese, ha portato alla luce delle cronache i sordidi affari di Mafia Capitale che ha infestato Roma, anche qui teatro della vicenda. Tutto ruota intorno a una spietata banda criminale che controlla prestiti a usura, merci contraffatte, spaccio, riciclaggio di denaro sporco, traffici internazionali. Gioè è un inflessibile maggiore delle Fiamme Gialle ma anche un uomo con le sue fragilità che per far luce sulla tragica morte del fratello si infiltra nella cosca che ritiene responsabile di quel suicidio, fingendosi un affarista senza scrupoli. Scoprirà cose più grandi di quanto si aspettasse, dovrà gettare la maschera e giocare a carte scoperte con la gelida e affascinante contabile (Pession), in bilico tra passione e ragione, con inevitabile finale a sorpresa.

Bella, brava, impeccabile nei panni della manipolatrice esperta nel “lavaggio” dei soldi sporchi, Pession torna sugli schermi di mamma Rai (per la quale sta già girando a Trieste un’altra fiction) dopo due anni passati all’estero col compagno irlandese e la nascita del loro primo figlio. Definisce il suo personaggio “tridimensionale, estremamente umano, buono e cattivo, legale e illegale, vittima e artefice di un sistema di cui è il fulcro, ma che in fondo la spaventa”. Gioè, che scalda la storia con le sue debolezze umane, gettato in un contesto malavitoso che sembra inarrestabile, si augura che non manchino strumenti adeguati per la lotta alla criminalità.