
La lotta politica, il tradimento e la paranoia, sono il fulcro di Europa Centrale, opera prima di Gianluca Minucci che l’ha scritto con Patrick Karlsen, affidandolo all’ottima interpretazione di Paolo Pierobon, Tommaso Ragno, Catherine Bertoni de Laet, Matilde Vigna, Levente Molnar e la giovane, più che promettente Angelica Kazankova. Una ipnotica, coinvolgente storia di spionaggio paranoide, prodotta da Danubio Film, Wildside, M74 con Rai Cinema, che lo stesso autore presenterà con il cast a Roma il 28 aprile, a Genova il 29 aprile e a Milano il 30 aprile.
La vicenda si svolge durante un viaggio in treno di una coppia di comunisti a cui è stata affidata dal Comintern un’importante missione nell’aprile del 1940. Un dramma profondamente umano collocato in un contesto politico violento e angosciante, dove gli aderenti alle ideologie dominanti del Novecento (Comunismo stalinista e Fascismo) finiscono per perdere qualsiasi forma di umanità. La paura, il sospetto, la violenza psicologica e fisica, creano un’atmosfera psicotica, senza via di scampo.
Minucci punta sul primo piano, sulla cinepresa particolarmente mobile per sottolineare, come con una lente di ingrandimento, le emozioni dei protagonisti, mostrandoli sempre molto da vicino e riuscendo così a catturare fino alla fine l’attenzione dello spettatore. “L’approccio registico del film è espressionista e stilizzato – spiega -, privilegiando i primi piani e amplificando così l’ intimità della recitazione e innescando dinamiche di empatia e desiderio”.
Ha girato esclusivamente all’interno del Museo dei Treni di Budapest e alla Stazione Centrale Keleti, su carrozze originali anni Venti e Trenta e affidando la colonna sonora al polacco Zbigniew Preisner, storico collaboratore di Kieslowski, che sottolineano perfettamente l’atmosfera claustrofobica della vicenda.