Julien Temple, maestro del documentario musicale, sarà ospite speciale della prima edizione del City Film Festival – L’immagine della città, dedicato al cinema documentario e alla fotografia che si terrà a Napoli dal 27 novembre al 3 dicembre , con ingresso gratuito, tra Palazzo Grenoble, Casa Matania, Palazzo Serra di Cassano e Mediateca Santa Sofia.

Nel ricco programma 12 documentari internazionali (in lingua originale con sottotitoli in italiano) dedicati a varie città del mondo, da Londra a Detroit, da Tokyo a Teheran, da Roma a Budapest, sottolineandone la diversità di forme e i modi in cui gli individui interagiscono con lo spazio urbano. Del regista londinese Julien Temple (celebre per i suoi “rockumentary” su Joe Strummer e Sex Pistols) tre film dedicati a Detroit, Londra e Rio de Janeiro. Del filmmaker e visual artist di origine belga Nicolas Provost in programma Plot point trilogy, al confine tra documentario e film di finzione.

Fra gli altri titoli selezionati, The square – Inside the revolution di Jehane Noujaim, sulla rivoluzione egiziana del 2011 a partire da Piazza Tahrir; My share of Beauty della regista iraniana Shirin Barghnavard, sui grandi processi di trasformazione della città di Teheran; Home sweet Home di Enrica Colusso sul poderoso piano di riqualificazione del centro di Londra; il corto d’arte À travers Rome di Aude Fourel (presente al festival); Temporary 8th di ZimmerFrei, dedicato all’Ottavo distretto di Budapest, quartiere popolare recentemente oggetto di una grande ristrutturazione urbanistica; Bakoroman di Simplice Ganou, sulla fuga di un gruppo di bambini dalla miseria verso Ouagadougou, capitale dello stato africano del Burkina Faso.

Il racconto della città prosegue nel workshop (gratuito a numero chiuso) con i registi Giovanni Cioni, cyop&kaf, Leonardo Di Costanzo, Lamberto Lambertini, Vincenzo Marra e Giovanni Piperno e le loro opere (In Purgatorio, Il segreto, Cadenza d’inganno, Queste cose visibili, L’amministratore, Le cose belle).
Tra le produzioni, in anteprima assoluta Napolislam – appunti per un film, mediometraggio di Ernesto Pagano dedicato alla presenza dell’Islam a Napoli e in particolare ai convertiti napoletani alla religione musulmana. Quattro cortometraggi raccontano invece i palazzi storici che ospitano il festival, accompagnati da due mostre fotografiche su Napoli, cento anni fa e oggi, di Pier Luigi Pretti e Corrado Costetti.

A completare il programma City symphonies: conversazione con Ian Christie (in lingua inglese) sulle città e la scena urbana come frequente soggetto di film.
Non mancherà la musica, all’Institut Français Palazzo Grenoble, da venerdì 28 a domenica 30, dalle 22,30, col deejay set di Diego Miedo e i balabili di Swingin’ Napoli.