L’amore raccontato via email sale sul palcoscenico del Teatro Accento di Roma, dal 6 al 23 febbraio, con la trasposizione dell’omonimo romanzo di Chiara Gamberale L’amore quando c’era, per la regia di Pascal La Delfa, con Daniele Coscarella e Eva Milella.

Dopo anni, a causa di un lutto, Tommaso e Amanda si ritrovano. Un messaggio di condoglianze diventa l’occasione per ricucire un filo che si era spezzato e si rivela un messaggio nella bottiglia: come stai, dove sei, chi sei diventato? E soprattutto: l’hai trovata tu, mio antico grande amore, la Ricetta per la Felicità? Lo spettacolo come il libro, indaga la relazione di coppia, la sua interruzione e gli effetti che la fine di un grande amore provoca a distanza di tempo. Perché si può smettere d’amare senza rendersene conto e si può diventare “orrendi” a stare insieme, ma ci si può anche incontrare di nuovo a distanza di tempo e ri-conoscersi.

“Capita. Capita di imbattersi in lettori che trasformano te in lettrice di quello che hai scritto. Già. A me è capitato con Daniele Coscarella – spiega Chiara Gamberale -. Ci siamo incontrati, ci siamo conosciuti, non solo mi ha spiegato quello che non sapevo di un racconto scritto per urgenza, tutto d’un fiato (di un respiro corto) com’è L’amore quando c’era. Ma poi l’ha preso, fatto suo e trasformato in uno spettacolo teatrale: questo. Volevo scrivere di come fosse complicato l’amore, quando c’è, e di come sembrasse improvvisamente semplice, quando non c’è più. Daniele ha aggiunto colori, umori, facce, palpiti, speranze, nostalgie”.

 “La trasposizione di un’opera letteraria in teatrale– confessa il regista- è di per sé un’impresa difficile. Quando l’opera è scritta da un autore contemporaneo e ‘speciale’ come Chiara Gamberale, è ancora più difficile. Se infine il testo è composto da un intenso colloquio di sms ed e-mail, trasformarla in teatro è una sfida affascinante!”
Il risultato è una rappresentazione intrisa di spunti di riflessione e disuggestioni tangibili, ricca di idee e soluzioni registiche variegate nell’utilizzo di video, ipad e scene componibili che uniscono e separano i protagonisti sulla scena. Lo spettacolo è realizzato con il supporto degli allievi del Liceo Socrate di Roma.
Scene di Alessandra Ricci, foto di Pierpaolo Ridondo