Un premio per non dimenticare un’amica e collega scomparsa nel fiore degli anni. L’hanno organizzato le giornaliste AnnaMaria Piacentini e Oriana Maerini col sindaco di Serrone Natale Nucheli come giusto omaggio alla critica cinematografica Dina D’Isa del quotidiano romano Il tempo, uscita discretamente e improvvisamente di scena pochi mesi orsono. Sabato 7 maggio alle 16,30 nell’Aula Consiliare del Comune di Serrone , la cittadina in provincia di Frosinone, il Premio Dina D’Isa – Giornalismo e Critica Cinematografica sarò consegnato a Francesca Pierleoni dell’Agenzia ANSA, Laura Collinoli de La Provincia di Frosinone, Annalisa Maggi de Il Messaggero Frosinone.

Saranno presenti alla cerimonia l’attrice Isabel Russinova, il regista Stefano Calvagna con cui Dina D’Isa  lavorò nel film Non escludo il ritorno, Gioacchino Onorati, editore del libro di Dina Moravia e la sua generazione, l’attrice Michelle Carpente, il giornalista e regista Roberto Leggio (Premio Méliès d’Argento al Fantafestival per Il Mistero di Lovecraft – Road to L. e autore del documentario Il Partigiano Carlo, dedicato a Lizzani).
“E’ con grande affetto e sincera commozione, che abbiamo voluto organizzare questa manifestazione per ricordare, come merita, una donna ed una professionista della comunicazione che ha sempre avuto nel cuore Serrone – sottolinea il sindaco Nucheli -. Dina era una donna fantastica, sempre pronta ad aiutare le persone in difficoltà”.

“Dina era per me una presenza familiare, una musa a cui fare riferimento – ricorda Oriana Maerini –, apprezzavo, e un po’ invidiavo, la sua leggiadria fuori dal comune, il suo essere sempre positiva e sorridente anche nelle situazioni più dure, sul lavoro come nella vita. In un ambiente a volte difficile in cui la competitività è molto spinta Dina era la collega che ti lavorava a fianco con complicità e la giornata finiva sempre in allegria con un aperitivo e quattro risate.”
“Ci conoscevamo da circa diciotto anni perché curavamo entrambe il cinema sulle pagine dei nostri rispettivi giornali – ricorda AnnaMaria Piacentini –, era una grande giornalista, aveva il senso del dovere. Era leale, colta. La ricordo all’ultimo Festival di Venezia. Insieme seguivamo tutte le conferenze stampa e lei alle 19.30 era ancora alla scrivania per dare tutte le notizie al suo giornale. Instancabile e sorridente. La ricorderò così. Con un grande affetto e rispetto che va oltre la vita.”