Le Fate Ignoranti di Ferzan Ozpetek approdano in tv dal 13 aprile in esclusiva su Star all’interno della piattaforma Disney+. Tasformate dal regista e Gianni Romoli in un romantic drama in otto episodi ispirato all’omonimo film campione d’incassi, scritto in collaborazione con Carlotta Corradi e Massimo Bacchini, prodotto da Tilde Corsi e diretto a quattro mani con Gianluca Mazzella.
Ozpetek non ha certo risparmiato in qualità e numero del cast. Per i tre protagonisti ha scelto stavolta Cristiana Capotondi (Antonia), Eduardo Scarpetta (Michele), Luca Argentero (Massimo), attorno ai quali ruota il colorito gruppo di amici del quale fanno parte Serra Yilmaz (Serra), Ambra Angiolini (Annamaria), Anna Ferzetti (Roberta), Paola Minaccioni (Luisella), Burak Deniz (Asaf), Filippo Scicchitano (Luciano) Edoardo Purgatori (Riccardo), Edoardo Siravo (Valter), Lilith Primavera (Vera), Samuel Garofalo (Sandro). E ancora, Carla Signoris (la mamma di Antonia), Maria Teresa Baluyot (la governante filippina) un gustoso cameo di Elena Sofia Ricci e Milena Vukotic e Patrizia Loreti, Giulia Greco e Mimma Lovoi nel ruolo delle tre pettegole che stazionano sulla panchina davanti alla casa di Michele commentando con sarcasmo il continuo via vai.

Il brano interpretato da Mina “Buttare l’amore” è il regalo che la cantante ha fatto a Ozpetek per la sigla del tv movie. Il quadro dal quale prende il via la vicenda è stato dipinto da Ozpetek prima che diventasse regista.
Anche nella serie tv la storia prende le mosse quando Massimo, il marito di Antonia, rimane ucciso in un incidente stradale, e lei scopre che aveva una relazione con un giovane uomo, Michele. Devastata dalla notizia, si ritrova a indagare sulla sua vita segreta e stringe un’amicizia inaspettata e coinvolgente con Michele e la sua cerchia di amici eccentrici che erano per suo marito quasi una seconda famiglia.
La versione ‘seriale’ ha permesso agli autori di raccontare quello che nel film era appena accennato: l’inizio della storia tra Massimo e Michele, che nel film era solo un preambolo e approfondire i personaggi che animano la casa.

“Nel 2001 c’era un desiderio di apertura, di voglia di cambiare punti di vista, di sperimentare nuove conoscenze e la nostra storia si collocava perfettamente in quel clima – spiega il regista, presentando la serie a Roma con il cast -. Ora, venti anni dopo, la storia si ritrova collocata in un momento molto diverso, di ripiegamento in se stessi e chiusura verso l’altro da sé. Il mondo delle Fate ignoranti che allora sembrava un allegro invito alla diversità e alla novità ora invece è una zattera in difesa, pronta a resistere ai nuovi venti di restaurazione che soffiano, più o meno espliciti, nel mondo”.