“Una persona intelligente è quella che cerca di essere felice apprezzando cosa ti dà la vita”. Lo dice convinta Martina Stoessel presentando a Roma il film Tini – La Nuova Vita di Violetta, nelle sale dal 12 maggio. Al suo fianco i coprotagonisti della pellicola Jorge Blanco, Leonardo Cecchi, Mercedes Lambre, Adrian Salzedo, Clara Alonso, Pasquale Di Nuzzo, Ridder Van Kooten con Georgina Amoros, Fran Viciana, Beatrice Arnera. Il film, prodotto dalla Walt DisneyPictures, sceneggiato da Ramòn Salazar e diretto da Juan Pablo Buscarini,  racconta una nuova fase della vita della protagonista, dall’animo artistico alla ricerca di se stessa.
Girato in Sicilia e in Spagna, è un racconto di formazione che proietta la diciannovenne attrice, cantante, ballerina e modella argentina per la prima volta sul grande schermo, in un’avventura piena di musiche travolgenti e spettacolari coreografie. Un rivoluzionario viaggio interiore nel corso di un’estate interminabile durante la quale Tini vivrà una crisi personale che la porterà a scoprire nuove emozioni, nuovi amici, un nuovo stile musicale. Un’avventura che la aiuterà a definire la propria personalità e a diventare un’artista completa e sicura di sé: una vera donna.

Pur essendosi già esibita di fronte a migliaia di spettatori in tutto il mondo e aver portato al successo l’omonima serie televisiva, Violetta (ribattezzata per praticità Tini dalla nonna) non aveva mai girato un film. Un’esperienza che definisce entusiasmante, professionalmente e umanamente preziosa, che ha trasformato tutto il cast in “una famiglia meravigliosa”. Inutile sottolineare che sono tutti grati alla Disney che ha dato loro questa grande opportunità, trattandoli durante le riprese, raccontano, come tanti principi e principesse.
Violetta calca le scene da quando aveva dieci anni, un pressione enorme per una bambina, che lei sembra abbia superato brillantemente. “Un giorno sei a Parigi, un altro in Giappone, sono le regole dello show. Nel film dico di voler mollare tutto, nella realtà non è così, in fondo mi diverto anche se ogni tanto non capisco cosa mi stia succedendo, mi chiedo perché proprio a me. La risposta arriva oggi, è un processo di crescita costante”.

Non è infastidita dall’esuberanza dei fan. “Amo essere famosa, è la conseguenza del nostro lavoro: la gente ti ferma per strada, ti manda lettere regali – racconta -, un amore incredibile che mi scalda il cuore.” Il suo rifugio è la sua casa tra i familiari, i libri e un villaggio a quattro ore da Buenos Aires dove scappa con le amiche. “I miei genitori mi accompagnano sempre nei viaggi, con loro posso essere sempre me stessa, piangere, ridere, perfettamente a mio agio”.
Anche Jorge è legatissimo alla famiglia perchè “ti fa restare coi piedi per terra”. Adrian, che a casa litiga troppo, preferisce stare con gli amici: “ridiamo tanto, mi fanno evadere dalla routine, conta sentire il loro amore”. “Ora che sono lontana da casa mi dedico allo studio – racconta Clara – e sto con chi ha i miei stessi sogni, mi aiuta a crescere”. Mercedes invece si rifugia in Dio, Pasquale nella preghiera e nel volontariato. Ridder lavora per la prima volta in una produzione internazionale: “gli amici mi hanno molto aiutato” afferma l’olandese. Anche Leonardo si sente bene sul set: “Sono felice di ciò che sto diventando”.

La canzone che Martina canta nel film invita a imparare a vivere. “Sto studiando come si fa a vivere felici, a 19 anni non conosci ancora il segreto, sto imparando” confida. Il messaggio della pellicola? “lottare per ciò che vuoi e andare sempre avanti, non chiuderti a piangere in una stanza, ce la puoi fare”.
Il messaggio che i protagonisti sperano arrivi ai loro giovani fan? “Non smettere mai di sognare, dare valore a ogni momento della vita, un passo alla volta puoi scalare ogni montagna, i rapporti umani sono la cosa più importane, amarsi di più discutere di meno. E, soprattutto, cambia te stesso se vuoi cambiare il mondo”.