3 forchette Gambero Rosso 2026 © Francesco_Vignali_Photography
Per la prima volta una trattoria è premiata dal Gambero Rosso come Ristorante dell’Anno. Per La Madia di Brione, in Lombardia, Michele Valotti si è fatto portavoce di una trattoria che diventa pura avanguardia e ricerca. Tra gli chef c’è il grande ritorno in testa di Massimo Bottura, Enrico Crippa e Niko Romito.
Sono le principali novità della Guida Ristoranti d’Italia 2026 che accompagna il lettore tra locali d’autore, trattorie, bistrot, wine bar, recensendo ben 2.600 indirizzi lungo tutta la Penisola. Città d’arte, strade secondarie e piazze di provincia, grazie a un anno di lavoro di oltre 100 professionisti indipendenti, coordinato da Valentina Marino e Annalisa Zordan.
«Amiamo raccontare la cucina italiana nella sua incredibile complessità, valorizzando insieme grandi trattorie e raffinate cucine d’autore – sottolinea Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile del Gambero Rosso -. Quindi il tema forte che esce da questa edizione è la sostenibilità umana: la felicità dei clienti passa sempre più per quella dei lavoratori.»
Il premio Menu Degustazione è stato assegnato a Jacopo Ticchi (Da Lucio), grazie ad un’idea che rompe le formalità e rimette al centro la necessità di condividere il piacere della tavola. 55 ristoranti hanno hanno ottenuto le Tre Forchette: massimo rating in termini di eccellenza per le cucine d’autore. Cinque sono le nuove Tre Forchette: Contrada Bricconi e Il Luogo Aimo e Nadia, Villa Maiella, Zia e Marotta.
Ben 7 nuovi ingressi per le migliori trattorie d’Italia contraddistinte dai Tre Gamberi: 4 Archi, Trattoria Del Cimino dal 1895, Osteria La Grandissima, Osteria dei Maltagliati, Santo Palato, I sapori di Marianna, Villa Rosa – La Casa di Lella.
9 i locali di ispirazione internazionale che hanno ottenuto i Tre Mappamondi e 14 wine bar premiati con le Tre Bottiglie, vero e proprio omaggio ai locali dove vino e cucina dialogano, creando nuove occasioni d’incontro, di gusto e di sperimentazione.
Il premio Tre Tavole è stato assegnato a 13 bistrot che sanno mescolare rigore e spensieratezza, inglobando gastronomie, pescherie e macellerie con format innovativi. Tra le novità di quest’anno, anche l’inserimento degli agriturismi che sempre più spesso celano grandi trattorie, inaspettati fine dining o raffinati bistrot, così come una sezione di consigli di viaggio. Una sezione speciale viene riservata, per la prima volta, alla ristorazione italiana all’estero, portavoce di un’identità gastronomica semplice, unica e riconoscibile ovunque ci si trovi.