Un’epica avventura ricca di emozioni arriva sul grande schermo per affascinare il pubblico di ogni età. Denis Villeneuve è l’autore del magico Dune, al cinema da giovedì 16 settembre distribuito da Warner Bros. Pictures. L’ecologia, la lotta per difendere l’umanità da accaparratori di profitti senza scrupoli, il potere delle donne in un mondo apparentemente dominato dai maschi, sono al centro di questo affascinante e coinvolgente thriller psicologico, ambientato a migliaia di anni nel futuro, che mescola sapientemente avventura, azione, mistero, amore. Interpretato da un cast stellare di cui fanno parte Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Zendaya, Chen Chang, David Dastmalchian, Sharon Duncan-Brewster, Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem.

Un film di formazione, con protagonista Paul Atreides, un giovane spinto dal destino in una lotta di potere intergalattica. Figlio dell’amato sovrano Leto e della potente sacerdotessa guerriera Jessica, dovrà viaggiare verso Arrakis, il pianeta più pericoloso dell’universo, per assicurare un futuro alla sua gente.  Ma forze maligne si fronteggiano in un violento conflitto per assicurarsi il controllo esclusivo della più preziosa risorsa esistente sul pianeta, la Spezia, una sostanza che abbonda nella sabbia, capace di espandere la mente e condizionare persino l’esistenza umana. Ma coloro che cercano di raccoglierla devono sopravvivere al caldo inospitale del pianeta, alle tempeste di sabbia, alla forza degli uragani e agli enormi, micidiali Vermi delle sabbie pronti a sterminarli. Solo coloro che vinceranno le proprie paure riusciranno a sopravvivere.

Dune è basato sul romanzo di Frank Herbert del 1965. Adattandolo al film Villeneuve ha finalmente ha potuto realizzare il sogno di dare vita a quest’opera storica dalla complessa mitologia. “Ho scoperto il libro nella mia adolescenza, e ricordo di essere stato totalmente affascinato dalla sua poesia, da ciò che diceva sulla natura -racconta Villeneuve -, il modo in cui Frank Herbert si avvicinava al tema dell’ecologia nel libro, per me era fresco, ricco, poetico. La sua visione della natura era assolutamente affascinante. La sua esplorazione dell’impatto e del caos causato dal colonialismo era un ritratto del XX° secolo ancora attuale. E nel mezzo di tutto ciò c’era un giovane che lottava con la sua identità, che cercava di trovare il suo posto nel mondo, come stava capitando a me. Il modo in cui Paul scopre la sua identità attraverso un’altra cultura è stato, ai miei occhi, sorprendente”.

L’adattamento per il grande schermo di Villeneuve immerge completamente il pubblico in questa storia toccante del raggiungimento della maggiore età di Paul, tra rivalità familiari, scontri tribali, oppressione sociale e disastro ecologico su un pianeta spietato e austero, creando un’esperienza cinematografica fantastica che è allo stesso tempo epica e intima.
L’atemporalità di questo romanzo omerico e la straordinaria capacità del suo autore di prevedere il futuro sono indiscusse. Il ritmo lento, i primi piani, la superba fotografia di Greig Fraser,  sono determinanti nel creare la magica atmosfera che accompagna tutto il film, girato tra Ungheria, Giordania, Abu Dhabi e Norvegia, cadenzato dalla suggestiva colonna sonora di Hans Zimmer, che si è recato nel profondo deserto per trarre ispirazione.