A trenta anni esatti dall’acquisizione da parte della Bmg dell’intero catalogo della Rca Italiana, il musical “Km 12 – Primo movimento – Una fabbrica occupata tra le nuvole”, in scena al “Teatro Altro Spazio” di Roma, diretto da Emiliano Raya, si propone non solo di rinverdire i fasti di una gloriosa stagione della canzone italiana, durata dagli anni cinquanta agli anni ottanta, ma anche di far riflettere e discutere.
La pièce, scritta da Gianfranco Vergoni è ambientata nel 2039, mostra conflitti, tensioni e violenze che vengono controllati, riducendo la variabilità emotiva degli individui, e stimolando al massimo la socialità virtuale. Le persone si frequentano fisicamente il meno possibile. I lavori più ambiti sono quelli in cui non si interagisce con umani ma solo con macchine e programmi.
La tecnologia riesce a rilevare le tracce mnemoniche lasciate all’interno degli edifici, e queste, se economicamente interessanti, vengono duplicate ed elaborate per produrre videogames e altro materiale che renda profitto, altrimenti verranno inesorabilmente cancellate per sempre.

Un gruppo di operai precari viene mandato ad ispezionare la sede abbandonata di quella che fu la RCA italiana, che sorgeva al km 12 della via Tiburtina, in cerca di memorie del passato. Questo perché per captare le tracce mnemoniche serve la variabilità emotiva, che appartiene solo agli umani. I ricercatori, con l’aiuto di programmi e dispositivi, si aggirano nello spazio descrivendolo e scovandone le risonanze. Quando ne identificano una importante, attivano gli ologrammi, e il passato si materializza sotto i loro occhi. Attraverso le apparizioni e le immedesimazioni ricostruiscono la storia del luogo, mentre i nodi delle loro personalità verranno portati alla ribalta ed esaminati e rivissuti, al suono dei classici immortali prodotti dalla RCA Italiana, tra i quali: “La bambola”, “In ginocchio da te”, “Il mondo”, “Il ballo del mattone”, “Rimmel”, “Quando finisce un amore”, “Un’emozione da poco” e tanti altri.

La scelta del titolo non è affatto casuale, proprio perchè al Km 12 di Via Tiburtina a Roma sorgevano gli impianti di registazione, produzione e distribuzione della Rca, oggi quasi completamente distrutti. Da quella felice esperienza, voluta con forza da Ennio Melis, mossero i primi passi miriade di cantanti che ancora oggi, dopo oltre cinquanta anni, sono ai vertici delle classifiche, nonostante la forte crisi che investe il mercato discografico, non solo italiano ma anche quello globale. Un elenco eccellente di nomi, che si sono imposti fortemente nell’immaginario collettivo e che hanno venduto milioni di dischi: da Riccardo Cocciante al compianto Lucio Dalla, da Gianni Morandi a Rita Pavone, dall’intramontabile Patty Pravo a Mia Martini, passando per Gino Paoli, Edoardo Vianello, Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Renato Zero. Tanto per citarne qualche nome, perchè l’elenco sarebbe infinito!

Cosa resta di quegli incredibili anni? Indubbiamente le canzoni, vere evergreen, che ancora oggi vengono riproposte nelle radio e nelle trasmissioni televisive, dove il revival è oramai il genere preminente, anche perchè le alternative, che provengono dai talent, non possono essere minimamente accostate ad alcune di queste, che sono conclamati capolavori letterari e di stile.
A interpretare lo spettacolo e, soprattutto, le canzoni rigorosamente dal vivo, Greta Arditi, Sofia Doria, Linda La Marca, Matteo Mammucari, Daniele Nardone, Ilaria Serantoni, Vanna Tino e Andrea Vinaccia.