In questi giorni a Roma il convegno “La Funzione sociale del teatro: teatro… oasi di libertà e democrazia” nei locali della Biblioteca “Renato Nicolini” a Roma. L’evento, a ingresso libero, nato da una idea del regista teatrale e coordinatore dell’evento Rocco Ditella, è organizzato dalla Banca del Tempo “Mela magica” con la partecipazione della Biblioteche di Roma e si pone come obiettivo quello di approfondire determinati aspetti del linguaggio teatrale, legati al corpo e alle artiterapie, al fine di promuovere l’autostima contro l’emarginazione e l’isolamento in un’età difficile come quella della “terza età”.
Nel corso dell’evento interverranno il docente di “Storia del teatro e dello Spettacolo” e di “Tecniche della rappresentazione” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Lumsa” di Roma e direttore artistico di eventi Gennaro Colangelo, il poeta e drammaturgo Francesco Lioce, lo psicodrammatista analitico Francesco Frigione, lo psicologo Luca Sarcinelli, il regista del Teatro di Roma Roberto Gandini e la coreografa del Teatro di Roma Silvia Rampelli. Modererà l’incontro il giornalista e regista cinematografico Emanuele Pecoraro.
Non è un caso che questo evento sia stato organizzato proprio in una periferia come quella di Corviale, per molti anni in preda al degrado, dove una biblioteca, intitolata a Renato Nicolini, segue con profitto il suo insegnamento politico, promuovendo eventi culturali di altissimo profilo. Come è noto, Renato Nicolini è stato assessore alla Cultura del Comune di Roma tra il 1976 e il 1985, nelle amministrazioni di Giulio Carlo Argan, Luigi Petroselli e Ugo Vetere. Fu lui ad ideare l’Estate romana, una straordinaria “macchina culturale” che aprì la Capitale ad esplorare nuovi orizzonti ed inedite potenzialità. Oggi, nello stesso complesso dove si trova la biblioteca, c’è l’associazione “Campanella” che promuove corsi di formazione e di reinserimento nel mondo del lavoro e, di fronte, “Il Mitreo”, un museo di arte contemporanea.
Lo spirito dell’incontro è descritto dall’ideatore Rocco Ditella che così racconta la genesi del progetto: “Esattamente un anno fa, nei locali della Banca del tempo, si presentarono Anna, Lucia, Enrico, Claudio, Mirella, Rosalba, Enzo, Rita, Guido, Pino e tanti altri, tutti signori e signore di una ‘certa età’, come scolaretti intimoriti ma fortemente motivati ad iniziare un laboratorio teatrale. Si trattava di un nuovo percorso, fatto di conoscenza e nuovo per tanti di loro, una specie di gioco, di avventura alla scoperta del proprio sè e del piacere di stare insieme in modo autentico, cimentandosi con una nuova forma di espressione. Dai loro occhi spiccavano un cenno di incertezza e quella fatidica domanda: ‘ce la faro?’.’Si, ce l’abbiamo fatta!” – prosegue Ditella – “Un’esperienza interessante, unica, che li ha visti muovere i primi passi verso la conoscenza del loro corpo, delle capacità nascoste nella voce, nei movimenti, negli stimoli nuovi, nella curiosità, nello svilupparsi delle proprie capacità, soprattutto nell’acquisizione dell’autostima”. E conclude: “Sono stati mesi e mesi di impegno, costanza, rinunce, dal primo movimento fino alla conquista dello spazio scenico. Un gruppo attivo che cerca di esprimersi in una periferia difficile, come quella di Corviale, cimentandosi con una forma espressiva nuova e peraltro divertente”.
Alla compagnia teatrale “Oltretà” saranno affidate delle brevi esibizioni sul senso del “fare teatro” e una piéce, “Pericolosamente” di Eduardo De Filippo, idealmente dedicata a Claudio Scaringia, attore della compagnia recentemente scomparso. Musiche di Rita Piccinno.