Nozze d’argento per Invito alla Danza, la più antica manifestazione romana dedicata a quest’arte , diretta da Marina Michetti, che festeggia il suo XXV anniversario con spettacoli di innovazione culturale, grande danza e multidisciplinarietà nel suo spazio storico di Villa Pamphilj a Roma.

Apre il cartellone, il 16 luglio, la Nueva Compañia de Tango Argentino con El ultimo Tango, dedicato alla musica di Piazzolla eseguita dall’Orquestra Minimal Flores del Alma. Il 21 luglio, in prima assoluta, L’ultimo rifugio realizzato in collaborazione con la compagnia Egri Bianco Danza e il sito archeologico museale del Bunker del Soratte, spettacolo interdisciplinare con musica live, testo recitato, video multimediale e filmati d’epoca.  Il 23 luglio la compagnia Aterballetto presenterà Certe notti su musiche e poesie di Luciano Ligabue e coreografia di Mauro Bigonzetti. La performance rappresenta un cammino nella notte intesa come rigeneratrice di una realtà intima personale.

Tra le novità anche un nuovo genere teatrale in cui si mescolano clownerie,  cabaret , street-dance, mimo e proiezioni video. Tutto questo è lo spettacolo Scotch imBALLATI vivi che arriva a Villa Pamphilj il 28 e 29 luglio e coinvolge i Bandits Crew e i Falappa Project.
L’appuntamento con la danza classica è il 31 luglio col Gala Giuseppe Picone e i grandi della danza. Con l’étoile partenopea si esibiscono i migliori danzatori dello scenario internazionale, attualmente principals nei più importanti teatri e compagnie.  Chiude il cartellone il 3 agosto la Spellbound Contemporary Ballet, guidata da Mauro Astolfi che si esibirà nello spettacolo Serata Spellbound  con tre diverse coreografie.

All’inizio dell’autunno Invito alla Danza proporrà due progetti realizzati in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza. Formidabili quegli anni, ricostruisce le performances dei grandi coreografi che hanno introdotto in Italia, e a Roma in particolare, la Modern Dance americana (Elsa Piperno, Joseph Fontano e Nicoletta Giavotto) e le tecniche di riferimento per la conoscenza e la diffusione della danza contemporanea nei suoi linguaggi fondamentali (Graham, Limòn e Cunningham). Il progetto si articola in un triennio e ripropone nel 2015 le coreografie più significative degli anni ’70 e ’80.
Trenta e’ Bello (il titolo prende spunto dall’età dei partecipanti) vuole stimolare e supportare la creatività giovanile, promuovere i giovani coreografi e rinverdire la danza degli anni a venire.
Info su www.invitoalladanza.it