Annunciate le nomination. La serata finale il 6 maggio

Noi credevamo di Mario Martone con tredici nomination e con dieci Benvenuti al Sud di Luca Miniero, sono i film che hanno ottenuto più candidature alla 55a edizione del David di Donatello. La cerimonia di premiazione, presentata da Tullio Solenghi venerdì 6 maggio all’Auditorium della Conciliazione di Roma, sarà trasmessa in diretta dalle 17.00 da Rai Movie e in differita dalle 23.20 su RaiUno e Rai International. Il 6 maggio su RaiMovie saranno trasmessi nell’arco della giornata dieci film italiani (Il mestiere della Armi, Anche libero va bene, L’aria Salata, Santa Maradona, Caterina va in città, Mille bolle blu, Caos calmo, Arrivederci Amore ciao, Buongiorno notte) e due europei (Irina Palm, Mare dentro) che hanno vinto l’ambito premio.

Le candidature sono state votate dal 19 marzo al 1 aprile 2011 dai 1684 componenti la giuria dell’Accademia presieduta da Gian Luigi Rondi. Il film sul Risorgimento italiano di Martone, già premiato dal sindacato nazionale giornalisti di cinema (Sngci) con il Nastro d’argento dell’anno, è in gara come miglior film, regia, sceneggiatura, produttore, direttore della fotografia, musicista, scenografo, costumista, truccatore, acconciatore, montatore, fonico di presa diretta e per il David Giovani. La pellicola di Luca Miniero invece concorre come miglior film, regista, produttore, attrice protagonista (Angela Finocchiaro), attore protagonista (Claudio Bisio), attrice non protagonista (Valentina Lodovini), attore non protagonista (Alessandro Siani), musicista, scenografo e per il David Giovani.

Nella cinquina per il miglior film con otto nomination c’è anche l’opera prima di Rocco Papaleo Basilicata coast to coast, con otto anche La nostra vita di Daniele Luchetti e con quattro Una vita tranquilla di Claudio Cupellini. Sono ben otto a concorrere per la miglior regia, per via di alcuni ex aequo che la direzione dell’Accademia del cinema italiano però non ha per ora svelato. Oltre a Martone, Miniero, Cupellini e Luchetti ci sono Marco Bellocchio (Sorelle mai), Saverio Costanzo (La solitudine dei numeri primi), Michelangelo Frammartino (Le quattro volte), Paolo Genovese (Immaturi). Otto candidature per “20 Sigarette” opera prima di Aureliano Amadei, in gara come miglior regista esordiente, per il miglior attore protagonista (Vinicio Marchioni), per la fotografia, gli effetti speciali, il produttore, il montaggio, il fonico e per il David Giovani.

Cinque candidature conquista anche l’opera prima e campione d’incassi “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno per il miglior regista esordiente, migliori attrici protagoniste (Paola Cortellesi e Anna Foglietta), migliore attore non protagonista (Rocco Papaleo) e per la canzone originale Capocotta dreaming. Nulla da eccepire sulle cinque nomination per Amici miei come tutto ebbe inizio di Neri Parenti per l’accurata opera di scenografo (Francesco Frigeri), acconciatore (Ferdinando Merolla), truccatore (Vincenzo Mastrantonio), costumista (Alfonsina Lettieri) e per gli effetti speciali (Canecane).

Per il miglior film europeo concorrono Another Year di Mike Leigh, Il discorso del Re di Tom Hooper, In un mondo migliore di Susanne Bier, Il segreto dei suoi occhi di Juan Josè Campanella e Uomini di Dio di Xavier Beauvois. Per il miglior film straniero Il cigno nero di Darren Aronofsky, La donna che canta di Denis Villeneuve, Hereafter di Clint Eastwood, Inception di Christopher Nolan e The Social Network di David Fincher. Nella cinquina per i migliori cortometraggi del 2011 troviamo Caffè Capo di Andrea Zaccariello con Gianni Cavina, un divertente apologo contro i pregiudizi razzisti; Io sono qui di Mario Piredda sui soldati italiani contagiati dall’uranio impoverito; Jody delle giostre di Adriano Sforzi, una favola romantica ambientata nella comunità dei rom; Salvatore di Bruno e Fabrizio Urso, sul dramma delle nuove disoccupazioni e Stand by me di Giuseppe Marco Albano, film surreale ambientato nella Matera di Mel Gibson.

Tra i documentari in lizza si piazzano È stato morto un ragazzo di Filippo Vendemmiati, sulla tragica morte del diciottenne Federico Aldrovandi; L’ultimo gattopardo: ritratto di Goffredo Lombardo, il film di Giuseppe Tornatore sulla vita del grande produttore che fondò la Titanus; Ritratto di mio padre di Maria Sole Tognazzi dedicato al padre Ugo; This is my land…Hebron di Giulia Amati e Stephen Natanson sull’infernale situazione della comunità di Hebron in Palestina e Ward 54, opera prima della giornalista Tv Monica Maggioni sui disagi psichici dei reduci americani della guerra in Iraq.