I due simpatici scoiattoli di casa Disney che hanno divertito intere generazioni di ragazzini negli anni ’80 e ‘90 tornano dopo un trentennio in tv con Cip e Ciop Agenti Speciali una divertente commedia d’azione per grandi e piccini, che fonde animazione e live-action, diretta da Akiva Schaffer, dal 20 maggio in esclusiva sulla piattaforma Disney+.
I due inseparabili amici pelosetti si trasformano in improbabili Indiana Johns e li ritroviamo tra i cartoni animati e gli umani nella Los Angeles dei giorni nostri, ma le loro vite ora sono molto diverse. Sono passati decenni da quando la loro serie televisiva di successo è stata cancellata, Cip ha ceduto a una vita di ordinaria quotidianità di periferia come assicuratore. Ciop, nel frattempo, ha subito un intervento chirurgico e lavora nel circuito delle convention nostalgiche, alla disperata ricerca di rivivere i suoi giorni di gloria. Quando un ex membro del cast scompare misteriosamente, i due scoiattoli devono ricucire la loro amicizia spezzata e vestire nuovamente i panni di Agenti Speciali per salvare la vita del loro amico.

Nella versione italiana del film, a dare la voce a Cip si è impegnato Raoul Bova, per Ciop invece parla Giampaolo Morelli, mentre Jonis Bascir doppia Monterey Jack e Francesca Chillemi è Scheggia.  I quattro attori hanno presentato il nuovo cartoon alla Casa del Cinema di Roma, raccontando i retroscena del doppiaggio.
“Non ho imitato l’originale ma ho usato una tonalità bassa, molto veritiera – racconta Bova, non molto avvezzo a questo lavoro -. Cip dice che il rischio più grosso nella vita è non rischiare mai, così però resti al palo, invece devi buttarti con la curiosità e l’entusiasmo di scoprire”. “Fare l’attore è un rischio, è un lavoro precario, è stato complicato ma che altro potevo fare- spiega Morelli -. Ero dislessico e non si sapeva, avevo grosse difficoltà di apprendimento, sembravo stupido, ho scelto un lavoro dove non c’era troppo da studiare. Doppiare però è un altro lavoro, devi metterti su una lunghezza d’onda che non ti appartiene e mischiarla con la tua“. “Se non ti butti non ottieni niente, per me era la prima volta al doppiaggio, che ansia- gli fa eco Chillemi -, ma sono istintiva non penso alle conseguenze, mi concentro su un obiettivo e vado, vengo da un paesino del sud ma recitare era il mio sogno da sempre”. “Il rischio è la mia vita- aggiunge Bashir -, quando ho cominciato a fare l’attore non c’erano ruoli per i mulatti, oggi se hai la faccia scura puoi fare ciò che vuoi”.

Sul perché oggi si ricorra sempre di più ai remake di film classici li trova tutti d’accordo. “La creatività è in discesa, spero rinascano idee nuove” sostiene Morelli. “E’ un momento difficile, mancano buone idee, attingere ai nostri classici e cercare di svilupparli è importante”, aggiunge Bova. “I cartoni animati classici mi rievocano le emozioni di quando ero piccola ma li vedo con occhi da adulta, è positivo. In tutti c’era un messaggio e tanta magia – dice Chillemi- è la prima volta che li doppio è stato come volare in un mondo pieno di fantasia”. “Quando ero piccolo non c’era molta scelta, i giovani oggi non sanno chi siano i nostri attori culto di allora, i remake glieli fanno conoscere” racconta Bashir.
Per Bova: “Questi cartoni non invecchiano mai, per me sono una passione trentennale, sono rassicuranti, dietro c’è uno studio psicologico, ci sono il sogno, i valori, sono più stimolanti dei programmi tv di intrattenimento”. “Sono sempre verdi, hanno il potere di riunire tutta la famiglia” dice Morelli. “Alterare la mia voce per somigliare al topo ciccione goloso di formaggio, a me che sono intollerante al lattosio, mi ha fatto ingrassare” conclude ironico Bashir.